Diverte e intriga il pubblico l’opera pirandelliana con la regia di Geppy Gleijeses, fiore all’occhiello della rassegna Synergia 48 promossa dall’associazione Amici della Musica
La verità è davvero solo ciò che sembra? Dunque è vana la fatica spesa per cercare di appurarla e di verificarne il fondamento, al di là di ogni apparenza? Sono interrogativi che restano aperti sul palcoscenico come nella vita. Sono interrogativi che ieri, grazie alla maestria di Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato e del vivace cast, hanno intrattenuto il pubblico del teatro Manfroce con la leggerezza e la profondità proprie della penna del premio Nobel Pirandello. Lunghi applausi, dunque, per la tappa a Palmi dello spettacolo teatrale “Così è (se vi pare)”, la celebre opera pirandelliana tratta dalla novella “La signora Frola e il signor Ponza, suo genero”, diretta da Geppy Gleijeses.
È stata proposta nell’ambito della rassegna Synergia 48,organizzata dell’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata con l’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali 2022 della Regione Calabria.
«Io sono colei che mi si crede. Così, signori, parla la verità». Questa la chiosa finale della rappresentazione che lascia aperta ogni possibilità, senza concedere certezza alcuna. Una chiosa che, come il titolo dell’opera pirandelliana, asserisce e nega al contempo, incarnando la spasmodica e vana ricerca di una verità che coinvolge tutti i personaggi della commedia dal primo all’ultimo istante. È la figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta e la moglie del segretario è tutt’altra persona, com’egli sostiene? Un turbinio di dubbi che occupa costantemente il tempo dei personaggi, impegnati a capire come poter scoprire la verità sull’identità della moglie del nuovo segretario della Prefettura. Ma perché è così importante fuggire dalla relatività per rifugiarsi nell’assoluto? E infine è sempre davvero sempre vana la ricerca di chiarezza? È sempre davvero impossibile trovare la verità? Questi i nuovi interrogativi che si aprono sul finire dello spettacolo e ai quali ciascuno troverà la propria strada per rispondere.
Un allestimento originale e impegnativo, ideato da Giovanni Macchia, il più autorevole critico di Pirandello che introduce il pubblico dentro una dimensione di riflessione sin dal primo istante. Come dietro a un cannocchiale rovesciato, il pubblico all’inizio vedrà i
personaggi come se fossero lontani, quindi piccoli. Solo all’ingresso della signora Frola, interpretata dalla magistrale Milena Vukotic, quelle miniature riacquisiranno le loro fattezze reali per innescare la girandola di interrogativi e dubbi sull’identità della moglie del nuovo segretario della Prefettura. Tutto ritornerà nella giusta dimensione quando la vita, seppure con i suoi inganni e le sue verità, vere o anche solo credute, farà ingresso sul palcoscenico.
«È lo straordinario Pirandello tra le mani del grande regista Geppy Gleijeses a fare grande questo spettacolo che già nel titolo racchiude tutta la sua complessità. Questa, tra le opere pirandelliane, è forse la più intrigante e misteriosa. Il pubblico è stato davvero caloroso e accogliente come il popolo di questa terra bellissima. Avete un mare meraviglioso che oggi abbiamo visto oggi da Sant’Elia. La Calabria è terra di grande generosità dove spero di tornare ancora», ha commentato l’attrice Milena Vukotic, vincitrice di un Nastro d’argento e tre volte candidata al David di Donatello.
«Attraverso la prosa, che siamo entusiasti di poter offrire al pubblico, arricchendo il nostro cartellone che chiaramente non rinuncia mai alla musica, vorremmo rievocare il clima di un’epoca. Abbiamo per questo seguito il fil rouge del centenario: 1924 con la scomparsa di Eleonora Duse; 1925 con la seconda versione arricchita di “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello e 1926 con il romanzo “Uno, nessuno e centomila”, sempre di Luigi Pirandello che sarà rappresentato il prossimo 9 marzo da Enrico Lo Verso. La prosa andrà anche oltre con gli spettacoli “Un Sogno a Istabul” e “Il cacciatore di nazisti”». Così ha concluso il presidente dell’associazione Amici della musica Manfroce, Antonio Gargano che ha ricordato anche le date di recupero degli spettacoli rinviati, ossia il 4 aprile per “La Musica dell’anima. Ritratto di Eleonora Duse tra le note della sua epoca” con Pamela Villoresi e il prossimo 6 maggio il Viaggio del cuore del maestro Roberto Cappello.