Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di celebrazione della Festa del Lavoro.
Nel Salone dei Corazzieri, la ricorrenza è stata aperta dagli interventi del Presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani, Edoardo Patriarca, del Presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, Elio Giovati, e del Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella.
Ha quindi preso la parola il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.
Al termine il Presidente della Repubblica ha pronunciato il suo discorso: “La festa del lavoro è un’occasione che afferma la fiducia nel futuro. La fiducia di chi è impegnato a costruire, di chi si mette in gioco per conquistare nuovi traguardi. Non quella di chi attende, inerte, il compiersi di un destino. La festa del lavoro è festa della democrazia, perché il lavoro è fondamento della Repubblica. La Repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro. Senza lavoro buono e dignitoso per tutti non ci sarà neppure la ripresa che vogliamo. Sarà il lavoro a portare il Paese fuori da questa emergenza, perché è la condizione, e il motore, della ripartenza, della ricostruzione, della rinascita. Per questo scambiarsi oggi l’augurio di buon Primo maggio vale molto più di una pur significativa consuetudine”.
E ancora ” All’augurio che rivolgo alle lavoratrici e ai lavoratori italiani sento di unire un augurio ancora più intenso a chi ha perduto il lavoro in questi mesi a causa della frenata di molte attività economiche, a chi si trova ad affrontare crisi e ristrutturazioni aziendali, a chi è costretto, magari da tempi ancor più lunghi, a impieghi precari e mal pagati, a tutte le persone e le famiglie che vivono in condizioni di povertà. La battaglia per il lavoro è una priorità che deve unire gli sforzi di tutti: lavoratori e imprenditori, istituzioni e forze sociali, mondo delle professioni, della ricerca, della cultura. È questa l’ambizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Il Presidente Mattarella ha aperto una finestra anche sul tema delle aspirazioni di crescita di generazioni e di territori: “Si apre una finestra per dare sbocco alle aspirazioni di crescita di generazioni e di territori, trainati anzitutto dagli investimenti utili per porre riparo a secolari arretratezze e divari tuttora presenti nella Repubblica. Temi come quelli della ricerca e della formazione, delle infrastrutture digitali e della mobilità sono essenziali per rimuovere i dislivelli che caratterizzano la nostra società. L’equità fra territori, l’equità tra le persone e le famiglie, la evoluzione sociale, si reggono su una dinamica essenziale: la garanzia dell’opportunità di accesso al lavoro. Il sogno di ciascuno di poter progettare il proprio futuro, di progredire, di scegliere la propria condizione di vita, passa attraverso l’esercizio di questo diritto. Vale per i lavoratori dipendenti da imprese private e dalla pubblica amministrazione, vale per i lavoratori autonomi, per i professionisti. Se il lavoro cresce, cresce la coesione della nostra società, diventano concreti i diritti”. L’intervento integrale
In precedenza il Presidente Mattarella si è recato a deporre una corona di fiori al monumento dedicato alle vittime sul lavoro in piazzale Giulio Pastore, davanti alla sede dell’INAIL di Roma.
Intervento del Presidente Mattarella alla Festa del Lavoro
Immagini sito ufficiale Presidenza della Repubblica