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Reati contro il patrimonio, Franceschini: “Importante approvare ddl. Opere recuperate tornino sempre nel luogo d’origine”

13 Lug 2021 | Mondo

“E’ importante completare il percorso legislativo del disegno di legge riguardante i reati contro il patrimonio culturale, in esame al Senato, perché contiene norme importanti che servono e che, certamente, diventeranno un punto di riferimento anche per altri Paesi”.
Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a margine dell’inaugurazione della mostra “Il mondo salverà la bellezza?” al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma.
“La mostra che da oggi inizia – ha continuato il Ministro – testimonia il lavoro straordinario fatto dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale: un’eccellenza mondiale riconosciuta ormai in Italia e nel mondo. Quelle recuperate sono opere trafugate, o restituite da altre istituzioni e altri musei che le detenevano non legalmente, oltre a quelle salvate dai terremoti, in particolare dell’Italia centrale. Il lavoro dei Carabinieri della Tutela del Patrimonio culturale è frutto di grandi competenze scientifiche e professionalità che tutto mondo ammira. Dalla loro esperienza nasce l’intuizione di quell’unità dei Caschi Blu della cultura che sta diventando un punto di riferimento in tutto il mondo e di cui parleremo ai Paesi partecipanti del prossimo G20 Cultura, in scena a Roma il prossimo 29 e il 30 luglio”.
“Quanto alle opere trafugate abbiamo adottato come criterio che tornino nei luoghi da cui sono state prelevate illegalmente e nel caso in cui il luogo fosse sconosciuto con certezza, andrebbero riportate in quello in cui fa riferimento storicamente quell’opera. Dunque da un lato c’è un’operazione doverosa che è contrastare il crimine e recuperare le opere trafugate o danneggiate. Dall’altro permettere di arricchire le nostre collezioni museali, magari nei musei meno conosciuti ma che possono acquisire valore attraverso l’esposizione di opere di questo tipo. Come, per esempio, il cratere di Eufronio che è stato restituito qualche anno fa ed è diventato il simbolo del museo di Cerveteri. In quel caso l’identificazione con il luogo è totale”, ha concluso il Ministro.

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