La quinta giornata dei Giochi olimpici di Pechino 2022 si è aperta con l’eco ancora forte della decisione del CIO che ha inorgoglito l’Italia: Stefania Constantini e Amos Mosaner entrano nel Museo Olimpico. «Al termine della vittoria della storica medaglia d’oro nel doppio misto del curling – si legge in una nota trionfale del CONI ‒ lo IOC Heritage ha chiesto ai due azzurri di donare al Museo a cinque cerchi di Losanna un oggetto che ricordasse il loro successo, per ispirare le giovani generazioni e promuovere lo spirito olimpico. Una volta chiusa l’edizione dei Giochi cinesi, quindi, la scopa utilizzata nella serata magica al National Aquatics Centre entrerà di diritto tra i cimeli delle campionesse e dei campioni illustri che hanno scritto la storia olimpica».
Una soddisfazione immensa per i due campioni di uno sport che fino ad oggi era quasi sconosciuto, che in Italia conta appena 300 iscritti (circa 1 milione in Canada), solo 5 impianti (nessuno nelle grandi città Roma, Milano, Firenze o Bologna) e una citazione nel bel film di Ficarra e Picone Anche se è amore non si vede.
Eppure Andrea Gios, presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG), ai microfoni di Rai News 24, ne ha consigliato entusiasticamente la pratica: «uno sport che può essere giocato dai 7 ai 90 anni, che richiede grande abilità, forza, affiatamento, tattica e strategia, per lanciare ad una distanza di 45 metri una pietra di circa 20 chili la cui traiettoria può essere modificata dall’azione di spazzamento della scopa, attraverso una frizione energica che scioglie la superficie del ghiaccio. Ma per praticarlo, occorrono impianti e piste» ha chiosato.
Alla luce di queste condizioni di partenza, si può parlare quindi di un vero e proprio trionfo azzurro per Stefania Constantini e Amos Mosaner che, vincendo l’oro nel team misto, hanno riscritto la storia. Grazie a loro, il National Aquatics Centre di Pechino si è tinto nuovamente di azzurro. Il trionfo del curling tricolore (8-5 nella finalissima contro la Norvegia) è arrivato, infatti, esattamente quattordici anni dopo la fantastica vittoria di Federica Pellegrini a Pechino 2008, nello stesso impianto, convertito dagli organizzatori per i Giochi olimpici invernali. New entry nel programma olimpico (solo da Pyeongchang 2018) «il team misto dell’Italia – ha sottolineato una nota del CONI ‒ ha inanellato una serie di record difficilmente ripetibili. Mai nessun team azzurro era riuscito a superare senza sconfitte il round robin in una competizione planetaria. Mai era giunto in finale. Mai l’aveva vinta»… clicca qui per saperne di più