Lunedì, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente a Wembley come già avevano fatto i suoi predecessori Pertini e Napolitano in Spagna e in Germania nel 1982 e nel 2006, ha ricevuto al Quirinale la squadra e lo staff tecnico della Nazionale italiana insieme a Matteo Berrettini.
Dopo l’esecuzione dell’Inno Nazionale e la proiezione di un breve filmato realizzato dalla Rai, sono intervenuti: Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Gabriele Gravina, Presidente della F IGC, Angelo Binaghi, Presidente della FIT, Roberto Mancini, Commissario Tecnico, Giorgio Chiellini, Capitano della Nazionale e Matteo Berrettini. Presente anche Valentina Vezzali, Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport.
“Non sono un commentatore sportivo – ha sottolineato il Presidente della Repubblica rivolgendosi ai campioni – ma ieri sera avete meritato di vincere ben al di là del risultato ai rigori, perché avete disputato questa partita con due pesanti handicap: quello di giocare in casa degli avversari, in quello stadio, con quel tifo, e quello del goal a freddo, che avrebbe messo chiunque in ginocchio. E avete vinto ugualmente. Complimenti, perché è stata davvero un’impresa che avete meritato molto più di quanto dica il punteggio”.
“ Siete stati accompagnati, in queste sette partite – ha proseguito Mattarella – dall’affetto degli italiani. Ne siete stati circondati. Li avete ricambiati rappresentando bene l’Italia e rendendo onore allo Sport. Così come ha reso onore allo Sport Matteo Berrettini. Si vanno manifestando sempre più, nel nostro tennis, nuovi protagonisti e tante energie che crescono. Come ho detto ieri sera a Wembley a Matteo Berrettini, arrivare alla finale di Wimbledon è già un grande traguardo. Ma la rimonta e la conquista del primo set equivale a una vittoria”.
Secondo Sergio Mattarella gli azzurri hanno reso onore allo Sport per diversi motivi: “Anzitutto per il magnifico gioco espresso che ha fatto divertire anzitutto i giocatori, ma anche tutti i tifosi che li seguivano non soltanto dall’Italia. Poi per il legame e l’armonia che ha unito la squadra in tutto questo lungo percorso, non soltanto in questi sette incontri decisivi”.
Infine, “il ringraziamento a Roberto Mancini per la fiducia che ha sempre manifestato sin dall’inizio del suo impegno alla guida della Nazionale e l’accurata preparazione di ogni partita”, ringraziamento esteso “a tutto lo staff della Nazionale: Oriali, Evani, De Rossi” e “Un ringraziamento particolare a Gianluca Vialli, che più volte che ha espresso i sentimenti e l’emotività che tutti noi avvertivamo”.
Ph e video da sito ufficiale della Presidenza della Repubblica