“E’ un anno particolare anche per il Salone del Libro di Torino. Abbiamo imparato a spostare sul web e online una serie di iniziative, che avevano come elemento di ricchezza e di forza proprio il contatto tra le persone. Aspettiamo di tornare il prossimo anno negli ambienti vivaci, colorati, affollati e ricchi di stimoli del Salone”. Lo ha detto il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nel suo intervento di saluto alla presentazione di Vita Nova, l’iniziativa che anticipa il Salone del Libro di Torino.
“Abbiamo cercato di aiutare con interventi di ristoro e di sostegno – ha spiegato il Ministro Franceschini – tutta la filiera del libro: dalle librerie alle biblioteche, ai piccoli editori. Continueremo a farlo per aiutare le imprese – ha proseguito il Ministro – a superare questo momento di grave difficoltà. Consapevoli che, alla fine della pandemia, avremo una stagione diversa e anche migliore. Molte persone si sono avvicinate nelle settimane del lockdown alla lettura, un dato importante che ci fa pensare che si può investire ancora di più nella crescita della lettura in Italia. Un impegno – ha concluso il Ministro – che pubblico e privato dovranno insieme continuare a sostenere. Il Salone di Torino in questo senso è in prima fila da tempo”.
22 milioni per l’editoria specializzata nell’arte e nel turismo e i fornitori di servizi guida, audioguida o didattica nei musei
Questo è, inoltre, il valore del decreto firmato dal Ministro del Mibact, che destina una quota, pari a 12 milioni di euro, delle risorse del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali istituito dal decreto legge Ristori al sostegno dell’editoria specializzata in arte e turismo e un’altra quota, pari a 10 milioni di euro, del medesimo Fondo al sostegno dei fornitori dei servizi di guida, audioguida e didattica nei negli istituti e nei luoghi della cultura.
“Prosegue così l’impegno del governo – ha aggiunto il Ministro Franceschini – per aiutare le imprese che operano nei settori cultura e turismo, particolarmente colpiti dalla pandemia, ad attraversare il deserto”.
Una quota pari a 10 milioni di euro delle risorse per l’editoria specializzata è destinata al sostegno delle imprese con codice ATECO principale 58.11.00 che abbiano sede legale in Italia, risultino iscritte alla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura, siano in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale e assicurativa, non abbiano procedure fallimentari, abbiano pubblicato o distribuito in esclusiva almeno 10 novità editoriali nel 2019, abbiano almeno il 30% del catalogo di produzione e distribuzione esclusiva, per quanto riguarda il turismo, composta da pubblicazioni di turismo, abbiano almeno il 30% del catalogo di produzione o distribuzione esclusiva composta da pubblicazione di arte e riproduzioni facsimilari e abbiano pubblicato almeno due cataloghi di mostre d’arte e collezioni nel 2019.
Una quota pari a 2 milioni di euro delle risorse per l’editoria specializzata è destinata al sostegno delle imprese con codice ATECO principale 58.11, 58.14 o 58.19 che abbiano sede legale in Italia, risultino testata giornalistica registrata al 1° marzo 2019, siano in regola con gli obblighi contributivi previdenziali, fiscali e assicurativi, non abbiano procedure fallimentari, abbiano almeno il 70% dei contenuti pubblicati relativi al mondo dell’arte e delle mostre, includendovi i contenuti redazionali, su edizione cartacea e digitale, e la raccolta pubblicitaria settoriale
Entro cinque giorni dalla data di registrazione del decreto da parte degli organi di controllo, la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore pubblicherà un avviso con le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande di contributo. I soggetti interessati presenteranno domanda di contributo, in via telematica, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, utilizzando la modulistica predisposta dalla medesima Direzione generale.
Per la quota di 10 milioni di euro riservata ai fornitori di servizi di guida, audioguida e didattica agli istituti e ai luoghi della cultura, possono presentare domanda di contributo i soggetti con attività prevalente in questi ambiti o i soggetti con codice ATECO principale 91.02 o 91.03 che operano presso gli istituti e luoghi della cultural per i medesimi servizi, in possesso dei seguenti requisiti: avere sede legale in Italia; essere in regola con gli obblighi in materia di contribuzione previdenziale, fiscale e assicurativa; assenza di procedure fallimentari.
Entro 5 giorni dalla data di registrazione del decreto da parte degli Organi di controllo, la Direzione Generale Musei pubblicherà un apposito avviso con le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande di contributo, nonché per le verifiche documentali e per l’assegnazione dei contributi. I soggetti interessati presenteranno domanda di contributo, in via telematica, entro i 10 giorni successivi alla pubblicazione dell’avviso, utilizzando la modulistica predisposta dalla medesima Direzione generale.
Il Ministro Franceschini, nei giorni scorsi, ha preso parte all’insediamento del tavolo permanente per lo spettacolo dal vivo, il cinema e l’audiovisivo.”Mi piacerebbe che il vostro lavoro fosse finalizzato in due direzioni: la prima, la più urgente, è continuare a identificare le misure d’emergenza necessarie per attraversare la crisi, sia sul versante delle istituzioni che su quello del lavoro. Inoltre, dobbiamo ragionare sul dopo. Abbiamo in discussione la nuova legge sullo spettacolo dal vivo, così come la destinazione delle nuove risorse previste dalla legge di bilancio: i 240 milioni in più per il fondo cinema, che consentono di rendere permanete l’innalzamento al 40% dell’aliquota del tax credit, e i 50 milioni in più per il FUS, che dovranno essere indirizzate ad allargare il perimetro del sostegno statale a quelle realtà che non ne hanno mai goduto”.
“Abbiamo attraversato sia la prima che la seconda fase dell’emergenza – ha detto il Ministro – con una mole di lavoro enorme e decine di decreti approvati, grazie all’impegno del ministero e grazie alla collaborazione delle tante organizzazioni e associazioni oggi riunite in questo tavolo permanente. In quanto vostro rappresentante in seno al Governo – ha sottolineato Franceschini – ho cercato il più possibile di spiegare che sia il turismo che la cultura e lo spettacolo sono stati colpiti in modo durissimo non solo nel momento delle chiusure, ma anche in quello delle riaperture”.
“La quantità di risorse economiche arrivate sia con gli aiuti di carattere generale che con quelli particolari è significativa – ha sottolineato Franceschini – sia in rapporto a quanto avvenuto in altri Paesi che rispetto ad altri settori. Ora che la crisi si allunga, bisogna fare di più. Se le misure di emergenza perdurano, bisogna prolungare gli aiuti e a questo stiamo lavorando nel nuovo decreto Ristori. Dentro questo schema – ha aggiunto il Ministro – ci siamo da un lato preoccupati innanzitutto dei lavoratori, nonché delle imprese e delle associazioni coinvolte. Ciò ha permesso si constatare quanti lavoratori di questo settore non abbiano un inquadramento chiaro e definito. Oltre ai lavoratori dipendenti che hanno avuto accesso alla cassa integrazione, per la prima volta nella storia, quelli che hanno fatto domanda per le indennità speciali sono circa 80mila. E così ci si è potuto render conto della dimensione effettiva di questo fenomeno. Anche per questo sarà importante la legge per lo spettacolo, per provare a rendere stabili maggiori tutele per i lavoratori”.