Oggi ricorre il 37° anniversario di una strage dimenticata, quella di Pizzolungo, nella quale, nel corso di un attentato al sostituto procuratore della repubblica di Trapani, Carlo Palermo, rimasero dilaniati dalla esplosione i gemellini Giuseppe e Salvatore Asta di 6 anni e la loro madre, Barbara Rizzo, che li stava accompagnando a scuola.
A loro va il mio commosso ricordo; ma voglio rivolgere anche un pensiero ai sopravvissuti Carlo Palermo, l’autista Rosario Maggio, e gli agenti di scorta, Raffaele Di Mercurio, Antonio Ruggirello e Salvatore La Porta rimasti gravemente feriti.
All’epoca svolgevo le funzioni di giudice istruttore penale a Trapani, mia prima sede, e la macchia di sangue lasciata dal corpicino straziato di uno dei bambini sulla parete di una palazzina a centinaia di metri dal luogo dell’esplosione rimarrà per me un indelebile e terribile ricordo per alimentare e custodire il dovere della memoria.
A Margherita Asta, che con il suo impegno sociale in Libera coltiva quotidianamente quella memoria, un abbraccio affettuoso.
di Ottavio Sferlazza