Il 25 giugno il Comune calabrese di Varapodio ospiterà la cerimonia di lancio di uno studio sulla longevità sana, proposto in Italia per la prima volta dalla Fondazione Valter Longo, con la partecipazione del Prof. Valter Longo e di un’equipe di studiosi universitari, oltre ai rappresentanti delle istituzioni
Alcuni Comuni in provincia di Reggio Calabria, sono al centro di un territorio che ospita una delle più alte concentrazioni di ultracentenari d’Italia e rappresenta un caso di studio per scienziati da tutto il mondo. Il territorio è protagonista del primo studio randomizzato in Italia sul ruolo di una particolare nutrizione che sposa la scienza e la dieta dei centenari locali, e che verrà condotto nei prossimi 18 mesi dalla Fondazione Valter Longo.
Sabato 25 giugno il piccolo centro di Varapodio (RC) ospiterà la cerimonia di lancio di uno studio clinico sugli effetti della dieta della longevità per ridurre la percentuale di massa grassa, migliorare la composizione corporea, la salute e l’età biologica della comunità dei Comuni di Varapodio, Molochio e Oppido Mamertina e altre aree limitrofe. Oltre al Prof. Valter Longo, Direttore del Programma di Ricerca su Longevità e Cancro presso l’IFOM di Milano e Direttore dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California – Davis School of Gerontology di Los Angeles, uno dei centri più importanti per la ricerca sull’invecchiamento e sulle malattie correlate all’avanzamento dell’età dove svolge sia ricerca di base che clinica su nutrizione, genetica e invecchiamento, parteciperanno alla cerimonia il Prof. Passarino e il Prof. Montesanto dell’Università della Calabria, il Prof. Mirisola dell’Università di Palermo, nonché i rappresentanti delle Istituzioni coinvolte e della Fondazione Valter Longo.
La Calabria ha un passato di stile di vita longevo, con alcuni paesi che sono testimoni della sua tradizione caratterizzata da una dieta povera di proteine e carne e ricca di legumi e ingredienti vegetali. Tuttavia, negli ultimi decenni, sotto la spinta della realtà postmoderna, la Calabria, come altre aree del Mediterraneo, ha lentamente abbandonato le proprie abitudini ed usanze per omologarsi a una realtà globale perdendo gradualmente molte tradizioni, cultura e stile di vita che racchiudono un’antica saggezza e che hanno contribuito a creare il mito di una dieta portatrice di salute e longevità.
Nel presente, la percentuale di bambini e adolescenti in eccesso di peso tra le più alte in Europa e le malattie croniche maggiormente presenti nella popolazione calabrese in età adulta ci deve far riflettere sull’importanza di ritornare ad una nutrizione che riflette sia questo patrimonio storico, ma anche molti dati scientifici necessari a massimizzare l’opportunità di vivere fino a cento anni sani.
L’adesione volontaria dei partecipanti al progetto prevede una visita nutrizionale (fase di arruolamento) e un prelievo ematico per la determinazione di eventuali fattori di rischio per la salute. Saranno poi contestualmente indirizzati ad effettuare visite nutrizionali realizzate dagli specialisti che aderiscono allo studio e coordinati e supervisionati dai biologi nutrizionisti della Fondazione Valter Longo, specializzati nella dieta della longevità. Durante la visita nutrizionale saranno comunicate le indicazioni per la successiva adesione al percorso che comprende quattro visite nutrizionali, di cui l’ultima opzionale, nell’arco di 18 mesi e due prelievi ematici a distanza di un anno l’uno dall’altro.
La giornata di sabato 25 giugno a Varapodio sarà dedicata a visite nutrizionali gratuite per i cittadini e alla raccolta delle adesioni volontarie allo studio.
Che cos’è la Dieta della Longevità?
La Dieta della Longevità è un tipo di alimentazione ideato dal Prof. Longo e basato su 5 pilastri della longevità che ha l’obiettivo di prolungare la gioventù il più a lungo possibile, minimizzando le malattie. Si basa su un’alimentazione che unisce tradizione e scienza, ricca di cibi selezionati tra la grande varietà presente sulla tavola dei centenari e dei propri antenati. L’alto numero di centenari che caratterizza alcuni paesi della Calabria, infatti, suggerisce un’ottimizzazione di vari i comportamenti in grado di aumentare l’aspettativa di vita. A livello alimentare, la dieta della longevità prevede soprattutto alimenti di origine vegetale come i cereali, le verdure, i legumi, la frutta a guscio e altri prodotti locali, tra cui i limoni. Come alimenti di origine animale, si prevede esclusivamente il consumo di pesce per 3-4 pasti alla settimana, soprattutto azzurro e di piccole dimensioni, data la miglior qualità nutrizionale e la minor presenza di inquinanti e di metalli pesanti in particolare. L’uso dell’acqua locale rientra tra le abitudini di queste popolazioni e lo studio mira anche a valorizzarne il consumo. La Dieta della Longevità comprende anche due tipi diversi di digiuno: quello notturno, di 12 ore, e la dieta mima digiuno periodica (un ciclo di 5 giorni ogni tre mesi).
Che cos’è la dieta mima digiuno?
La dieta mima digiuno è un protocollo alimentare ipocalorico interamente vegetale nato da un percorso più che ventennale di ricerche scientifiche, che migliora i livelli di molti fattori di rischio e di marcatori associati all’invecchiamento e alle malattie correlate all’avanzare dell’età. I primi studi scientifici su questo tipo di dieta sono stati condotti e sponsorizzati dal National Institute of Health, dal National Cancer Institute e dal National Institute on Aging negli Stati Uniti.
Il protocollo dura cinque giorni e prevede un apporto calorico di 1100 kcal il 1° giorno e indicativamente di 800 kcal dal 2° al 5° giorno. Questo programma dietetico è pensato per promuovere il naturale processo di rigenerazione e ringiovanimento biologico dell’organismo.
Perché la dieta della longevità dovrebbe avere un effetto sulla longevità?
Gli effetti della dieta della longevità, e di talune pratiche di digiuno in essa previste, potrebbero avere ripercussioni positive sulle condizioni di salute generale inducendo cambiamenti nei livelli di glucosio, e di altri biomarcatori come pressione arteriosa, insulina, colesterolo, trigliceridi, emoglobina glicata, marcatori di infiammazione e di invecchiamento. Si analizzerà anche l’insulino-simile IGF-1 (Insulin-like Growth Factor), un fattore di crescita associato ad un aumento in numerose patologie metaboliche, e che viene ridotto grazie a questo tipo di alimentazione.
Chi è coinvolto nello studio?
Lo studio è monitorato da biologi nutrizionisti specializzati nella Dieta della Longevità della Fondazione Valter Longo che daranno ai partecipanti, che volontariamente aderiranno allo studio, le indicazioni su come sottoporsi gratuitamente al trattamento in questo percorso di miglioramento della propria condizione clinica.
Chi è Valter Longo?
Foto e contenuti dal sito della fondazionevalterlongo.org
Fondatore e presidente di Fondazione Valter Longo Onlus in Italia e di Create Cures Foundation negli Stati Uniti.
Nato e cresciuto tra Liguria e Calabria, “due regioni le cui cucine sono tra le più buone e sane al mondo”, Valter Longo inizia il suo viaggio negli Stati Uniti a 16 anni con il sogno di diventare un chitarrista rock e “ritrovandosi, invece, a studiare biochimica per una delle materie più affascinanti, quella dell’invecchiamento e della longevità”.
Oggi Valter Longo è Professore di Biogerontologia e Direttore dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California – Davis School of Gerontology di Los Angeles, uno dei centri più importanti per la ricerca sull’invecchiamento e sulle malattie correlate all’avanzamento dell’età dove svolge sia ricerca di base, sia ricerca clinica su nutrizione, genetica e invecchiamento.
Oltre al suo impegno americano, il Professor Longo è il Direttore del Programma di Oncologia e Longevità presso l’IFOM, l’Istituto FIRC (Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) di Oncologia Molecolare di Milano, tra i più importanti istituti di ricerca sul cancro in Europa. Inoltre, prosegue lo studio della dieta dei centenari italiani in collaborazione con l’Università della Calabria e degli effetti clinici della nutrizione sulle malattie dell’invecchiamento all’Università di Genova. Una sana e corretta alimentazione è alla base delle ricerche del Professore, che è conosciuto in tutto il mondo per l’invenzione della “Dieta Mima Digiuno” e per il suo libro bestseller mondiale “La Dieta della Longevità”.
Carriera Accademica
Dopo la Laurea in Biochimica all’università del Texas, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Biochimica presso la University of California di Los Angeles, dove ha collaborato con il “guru” dello studio della restrizione calorica, Roy Walford MD. Ha completato la sua formazione con un Post-dottorato in Neurobiologia dell’invecchiamento e malattia di Alzheimer nel laboratorio del Professor Caleb Finch presso la University of Southern California, dove è attualmente Professore di Gerontologia e Scienze Biologiche e Direttore dell’Istituto di Longevità.
La Ricerca
Le ricerche del Professor Longo sono focalizzate sull’analisi di diversi meccanismi genetici che predispongono all’invecchiamento e all’individuazione di strategie terapeutiche che possano rallentare e contrastare l’insorgenza di importanti patologie legate all’età. Il laboratorio a USC del Professor Longo è stato il primo ad aver identificato alcuni dei geni coinvolti nel processo d’invecchiamento e a dimostrare che la loro inattivazione può ridurre l’incidenza o la progressione di più malattie nei topi e nell’uomo.
Il suo laboratorio ha, inoltre, dimostrato che brevi periodi di restrizione calorica sono in grado di proteggere le cellule e i tessuti sani dalla tossicità dei chemioterapici e di sensibilizzare le cellule maligne alle terapie antitumorali. I suoi studi più recenti riguardano l’uso di interventi periodici di Dieta Mima Digiuno per attivare la rigenerazione cellulare e il conseguente ringiovanimento di vari sistemi incluso quello immunitario.
Dieta Mima Digiuno in associazione alla Chemio e nelle terapie contro il tumore al seno
Due recenti studi condotti dal Professor Longo hanno dimostrato che la Dieta Mima Digiuno in associazione alla chemioterapia ne migliora l’efficacia, riducendone la tossicità. In aggiunta, uno studio internazionale coordinato da Valter Longo e pubblicato a luglio 2020 dalla rivista Nature svela come la DMD possa essere uno strumento di supporto importante da affiancare alle terapie standard per la cura del tumore del seno. In particolare, potrebbe aiutare le pazienti nelle quali la risposta alla terapia ormonale non è più adeguata o chi soffre a causa degli effetti secondari della chemioterapia.
Riconoscimenti e Premi
Il Professor Longo è stato insignito di alcuni importanti riconoscimenti alla carriera quali:
• il Nathan Shock Lecture Award del National Institute on Aging (NIA/NIH) nel 2010
• il Vincent Cristofalo “Rising Star” Award per la Ricerca sull’invecchiamento dell’American Federation for Aging Research nel 2013
• il Merz Professorship, Boehaave Professorship, Jubilee Professorship e il Glenn Award per la ricerca sull’invecchiamento nel 2016
Nel 2018 è stato nominato dalla rivista Time una delle 50 persone più influenti al mondo, accanto a Bill e Melinda Gates e ai Nobel James P. Allison e Tasuku Honjo, nell’ambito della salute per la sua ricerca riguardante la Dieta Mima Digiuno e la Dieta della Longevità per prevenire e offrire trattamenti per le più gravi malattie.